18 marzo 2012

Dalla finestra - From the window


Con l'illusione di poter dipingere più comodamente, al caldo e al riparo dalle intemperie, mi è venuta l'idea di ritrarre il paesaggio che vedo ogni giorno dalla finestra della stanza in cui lavoro. Devo dire che non si è rivelata un'ottima idea, poiché il fatto stesso di trovarmi a meno di un metro dalla mia scrivania mi ha condizionata con ripetute interruzioni che hanno reso tutto complicato, faticoso e lento.
Tuttavia, sono contenta di aver speso questi minuti rubati al lavoro per rappresentare questo angolo segreto nel cuore di Firenze, che non manca mai di stupire chi entra per la prima volta nella stanza.
Questo è infatti uno dei numerosi giardini privati che si nascondono con un po' di supponenza ai passanti, lasciandosi appena intravedere soltanto a chi è abbastanza curioso e da guardare al di sopra della recinzione. Trovandosi su una strada secondaria, il giardino gode di un raro silenzio, nonostante sia ampiamente utilizzato come parcheggio dagli abitanti del palazzo.
È un luogo che mi è caro, e queste palme, questo leccio, sono quasi degli amici che nei momenti belli come nei momenti difficili mi sono vicini senza bisogno di parole, offrendomi il verde calore della loro presenza.
(acquerello su carta Acquarello Ruggeri Modir 24,5 x 34,5 cm)


Being under the illusion that I could paint more comfortably, in a warm place, taking shelter from bad weather, I had the idea of portraying the view that I see every day from the window of the room where I work. I have to say that it didn't prove to be a good idea, because the fact of being less than one metre away from my desk influenced me with repeated interruptions that made everything difficult, hard and slow.
Anyway, I'm happy that I stole these minutes from work to depict this secret corner in the heart of Florence, that never fails to amaze those who enter the room for the first time.
In fact this is one of the many private gardens that hide themselves from the passers-by with a bit of arrogance, hardly letting catch a glimpse to the ones who are curious enough to look over the enclosure. Being in a secondary street, the garden enjoys a rare silence, although it's widely used as a parking by the inhabitants of the building.
It's a loved place for me, and these palms, this holm oak are almost friends who stand by me in the good days as well as in the hard ones, with no need of words but just offering me the green warmth of their presence.
(watercolour on Acquarello Ruggeri Modir paper 9,6" x 13,5")