18 febbraio 2010
La Stazione di Santa Maria Novella - The Santa Maria Novella Station
Da quando i mezzi pubblici hanno cambiato i loro percorsi a seguito della pedonalizzazione di piazza del Duomo, ogni giorno con l'autobus passo lungo il lato sud del fabbricato viaggiatori della stazione di Santa Maria Novella.
Il mio sguardo è attratto soprattutto dalla grande vetrata che vista dall'esterno richiama l'idea di una cascata di vetro, e assume un aspetto ancora più interessante di notte, quando è tutta illuminata.
Mi piace il contrasto fra l'aspetto quieto e disteso di questa architettura, e l'animazione senza sosta che invece si svolge al suo interno, intorno all'andare e venire dei treni.
After public transport have changed their routes as Piazza Duomo became a pedestrian zone, every day I pass by bus along the southern side of the passengers' building of Santa Maria Novella Station.
My eyes are caught particularly by the large window which, seen from the outside, reminds a cascade made of glass, and has an even more interesting look by night, when it is all enlightened.
I like the contrast between the quiet, relaxed look of this architecture and the unceasing animation that lives inside of it, around the coming and going of the trains.
07 febbraio 2010
L'Arco di Trionfo - The Triumphal Arch
Ci sono architetture che hanno perso ogni legame con il presente e appaiono oggi come degli oggetti misteriosi e incomprensibili a chi li guarda. Una di queste è secondo me l'Arco di Trionfo che si trova in piazza della Libertà a Firenze, appena fuori dall'accesso a nord alle antiche mura della città, Porta San Gallo (visibile nel disegno attraverso il fornice centrale). Credo che pochi, fra i moltissimi che ogni giorno percorrono in automobile i viali di Firenze – e quindi trovano nel loro campo visivo questo monumento – sappiano molto della sua storia.
Fu costruito nel 1739 su disegno di un architetto lorenese, Jean Nicolas Jadot, in occasione dell'ingresso a Firenze di Francesco Stefano di Lorena, succeduto ai Medici nella corona toscana.
Con l'obbiettivo di realizzarlo prima del previsto arrivo del granduca, furono assunti 4000 lavoratori divisi in 4 turni giornalieri, ma nonostante gli sforzi l'arco non fu terminato in tempo; fu infatti compiuto solo nel 1755.
Oggi tutto l'apparato di statue e bassorilievi, che traduce temi allegorici e trionfalistici tipici di questo genere di architettura, rimanda a una gloria trascorsa e dimenticata, e in qualche modo contribuisce a creare una malinconica sensazione di abbandono che inevitabilmente pervade tutta la piazza.
There are architectures that have lost their bond with the present, so today appear as mysterious and incomprehensible objects to those who look at them. According to me, one of these is the Arco di Trionfo (Triumphal Arch) in Piazza della Libertà in Florence, just outside the northern access to the ancient walls of the city, Porta San Gallo (visible in the drawing through the central arch). I think that only a few among the most that each day pass by car along the boulevards of Florence – and therefore find this monument in their field of view – know many things about the history of it.
It was built in 1739, designed by an architect from Lorraine, Jean Nicolas Jadot, on the occasion of the arrival in Florence of Francis I, Holy Roman Emperor, who succeeded the Medici to the Tuscan Crown.
With the intention of finishing it before the scheduled arrival of the Grand Duke, 4000 workers divided in 4 shifts were employed, but despite all the efforts the arch wasn't finished in time; in fact it was completed only in 1755.
Today all the decoration comprising statues and bas-reliefs, translating allegorical and triumphalistic themes that are characteristic of this kind of architecture, recalls a past and forgotten glory, and somehow contributes to the melancholic sense of neglect that inevitably invades all the square.
Iscriviti a:
Post (Atom)