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16 agosto 2019
Le Rampe del Poggi
Eccole qua, le bellissime Rampe del Poggi, realizzate negli anni di Firenze Capitale, restituite al loro splendore originario, con l'acqua che scorre frusciando da una vasca all'altra rendendo fresco e piacevole il dislivello che sovrasta piazza Poggi, dove si trova il torrino di San Niccolò. Mentre dipingevo, sono rimasta colpita vedendo diversi fiorentini arrivare in macchina, scendere per ammirare il luogo conosciuto eppure nuovo (dopo il restauro), e insieme a me commentare con gioia ed entusiasmo la bellezza di questa architettura.
Cosa assai rara a Firenze, dove per chiunque è più facile ottenere critiche che lodi.
Spero di tornarci presto.
(acquerello su carta fatta a mano di Lorenzo Santoni)
Here they are, the beautiful Poggi Ramps, built during the years when Firenze was the capital of Italy, restored to their original splendor, with the water flowing rustling from one basin to another, making the steep scarp above Piazza Poggi - where there is the tower of St. Niccolò - a fresh and pleasant place.
While I was painting, I was struck when I saw several Florentines arriving by car, getting out to admire the well known and yet new place (after the restoration), and commenting with me with joy and enthusiasm on the beauty of this architecture.
A very rare thing in Florence, where it is easier for anyone to get criticism than praise.
I hope to come back soon.
(watercolor on Lorenzo Santoni's hand made paper)
23 settembre 2018
Firenze, piazza dei Ciompi
Appena poche settimane fa è stata inaugurata la nuova Piazza dei Ciompi, rinnovata dopo lo spostamento in un'altra sede dell'antico e amato mercatino dell'antiquariato che per tanti anni è stato l'anima di questo luogo.
Ora al centro della piazza c'è un tranquillo giardino recintato, non è la stessa cosa ma devo dire che la piazza rimane comunque un luogo bellissimo e piacevole, il posto ideale per trascorrere un'intera mattina di disegno con altri Urban Sketchers, alcuni fiorentini, altri venuti da molto lontano, insieme anche al vivace gruppo Firenze Drawing Club, tutti uniti dal comune interesse per il disegno dal vivo e per l'arte.
Just a few weeks ago the new Piazza dei Ciompi was inaugurated, renewed after moving to another location the ancient and beloved antique market which for many years was the soul of this place.
Now in the middle of the square there is a quiet enclosed garden, not the same thing but I must say that the square is still a beautiful and pleasant place, the ideal location to spend a whole morning drawing with other Urban Sketchers, some Florentines , others coming from far away, together with the members of the lively Florence Drawing Club, all united by the common interest in location drawing and art.
17 marzo 2018
Il Piazzale degli Uffizi
Ho passato una mattina piacevolissima nel piazzale degli Uffizi, disegnando insieme agli amici e alle amiche del gruppo Acquafirenze.
A volte mi lascio trasportare dal mio amore per il disegno di architettura, e allora passo molto tempo in lavori meticolosi che poi restano spesso incompiuti, altre volte invece mi abbandono alla vertigine di perdermi in un groviglio di linee abbozzate, dove tutto - proporzioni, prospettiva, dettagli - resta sfrontatamente approssimativo.
Procedevo chiedendomi se non stessi un po' esagerando, stamattina, nell'avventurarmi su questa seconda strada (che può sembrare la più facile e invece non lo è affatto), quando un gruppo di piccoli studenti in gita si è radunato intorno a noi e ci ha inondati con un coro spontaneo di "magnifique!", "trop beau!" e via dicendo, in un modo che mi ha fatto quasi pensare che mi stessero un po' prendendo in giro. Ma i loro occhi e i loro sorrisi dicevano che non c'era ombra di derisione. E' stato per me il più grande incoraggiamento a non abbandonare questa strada, anche se i risultati lasciano ancora a desiderare...
(Matita e acquerello su taccuino Moleskine)
I spent a very pleasant morning at the Piazzale degli Uffizi, drawing with my friends of the Acquafirenze group.
Sometimes I let myself be transported by my love for architectural drawing, and then I spend a lot of time in a meticulous work that then remain often unfinished, other times I abandon myself to the vertigo of losing myself in a tangle of sketchy lines, where everything - proportions, perspective, details - remains shamelessly approximate.
I was wondering if I was not a bit exaggerating, this morning, venturing into this second path (which may seem the easiest and it is not at all), when a group of pupils on a trip gathered around us and flooded us with a spontaneous chorus of "magnifique!", "trop beau!" and so on, in a way that almost made me think they were teasing me. But their eyes and their smiles said that there was no shadow of derision. It was for me the greatest encouragement not to abandon this path, even if the results are still quite unsatisfactory...
(Pencil and watercolor on Moleskine Sketchbook)
26 dicembre 2017
Piazza Santissima Annunziata
.
Il mio non è che uno schizzo fatto in poco tempo e con più attenzione alla freschezza e all'immediatezza che alla precisione. Ma la piazza, per la sua storia, per la sua importanza, meriterebbe molto di più. Si tratta di uno spazio puramente rinascimentale, racchiuso su tre lati da edifici con colonne in pietra grigia su cui sono impostati archi a tutto sesto. Nello schizzo si vedono a sinistra la facciata della chiesa della SS. Annunziata, e a destra il prospetto inconfondibile dell'Ospedale degli Innocenti, sede di un'antichissima istituzione che da secoli e ancora oggi protegge i bambini e in particolare quelli provenienti dalle famiglie più povere e disagiate, di cui oggi si può conoscere la storia anche visitando il museo che si trova al suo interno. Le sue forme, caratterizzate da razionalità e armonia di proporzioni, furono ideate da Filippo Brunelleschi, maestro dell'architettura del Quattrocento che ancora oggi è nel cuore di tutti quelli che amano Firenze.(Acquerello su carta Fabriano Blocco per Artisti 23x31 cm).
This is nothing but a sketch made in a short time and with more attention to freshness and directness than precision. But this square, for its history and importance, deserves much more. It is a pure Renaissance space, enclosed on three sides by buildings with gray stone columns on which all-round arches are set. In the sketch you can see on the left the façade of the church of the SS. Annunziata, and on the right the unmistakable front of the Ospedale degli Innocenti, home of an ancient institution that has been protecting children for centuries and especially those coming from the poorest and most disadvantaged families, whose history can also be known by visiting the museum inside. Its forms, characterized by rationality and harmony of proportions, were designed by Filippo Brunelleschi, master of fifteenth-century architecture who is still today in the heart of all those who love Florence.
(Watercolour on Fabriano paper "Blocco per Artisti" 9"x12").
03 dicembre 2017
Studi d'autunno
Rispetto ai miei lavori, sono spesso insoddisfatta e subito impaziente di cominciare il prossimo per provare a fare di meglio. Vedo i difetti ma questo non mi impedisce di provare un po' di soddisfazione per le parti che invece sono venute meglio. Non mi piace lasciare i lavori incompiuti.
E tuttavia, quando guardo i taccuini di altri, finisco per apprezzare di più proprio ciò che nei miei mi dà fastidio, e mi innamoro delle pagine incompiute, disordinate, scomposte. Quelle più scarabocchiate e piene di ripensamenti.
Questo mi ha fatto capire che devo imparare ad essere più indulgente con le mie pagine malriuscite o incompiute.
Perciò pubblico questi due lavori che fanno parte della mia produzione più recente: una veduta del giardino del Bistrot Santa Rosa e una del parco di Villa Vogel.
Entrambi incompiuti, niente più che studi per esercitarmi nella tecnica dell'acquerello.
E resto abbastanza stupita nel vedere come due lavori fatti a distanza di un paio di settimane in luoghi diversissimi finiscano per assomigliarsi in modo sorprendente, come se il paesaggio esterno non sia stato che un pretesto, e il vero soggetto sia da cercare altrove, in un luogo non visibile agli occhi.
(Matita e acquerello su taccuino Moleskine)
Regarding my works, I often feel unsatisfied and immediately impatient to start the next one to try to do better. I see the flaws but this does not prevent me from feeling a bit of satisfaction for the parts that instead came better. I do not like unfinished works.
And yet, when I look at the sketchbooks made by others, I end up appreciating more just what bothers me more in mine, and I fall in love with the unfinished, disordered, messy pages. Those more scribbled and full of second thoughts.
This made me realize that I must learn to be more indulgent with my poor or unfinished pages.
So I publish these two works that are part of my most recent production: a view of the garden of the Santa Rosa Bistrot and one of the park of Villa Vogel.
Both unfinished, nothing more than studies to practice the technique of watercolor.
And I'm quite amazed to see how two works made a couple of weeks apart, in very different places, at the end resemble each other surprisingly, as if the external landscape is just a pretext, and the real subject is actually elsewhere, in a place not visible to the eyes.
(Pencil and watercolor on Moleskine Sketchbook)
28 novembre 2017
Piazza Santa Elisabetta
Molte cose a Firenze sono antiche; ma alcune sono più antiche di altre.
Fra le costruzioni del suo più lontano passato, c'è questa singolare torre che si distingue da tutte le altre torri per la sua pianta circolare. E' conosciuta come Torre della Pagliazza. Risale al periodo di dominazione bizantina della città, iniziato con la caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d. C.) e finito qualche secolo dopo. Oggi si affaccia sulla piccola e quasi nascosta piazza S. Elisabetta, le sue finestre sono state ingrandite per permetterne l'uso e grazie a tali modifiche può ospitare una porzione di un albergo decisamente originale.
Ho realizzato questo disegno in una domenica pomeriggio, cercando faticosamente di non farmi distrarre dalle numerose persone di passaggio, e alla fine cercando di accelerare per concludere prima del tramonto. E ho dipinto il disegno solo successivamente, aiutandomi con delle fotografie, perché non ho voluto che la fretta mi togliesse il piacere di perdermi fra le pietre e i mattoni di queste antiche costruzioni.
Trovate questa piazza anche in questo mio vecchio post.
(Acquerello su carta Fabriano Blocco per Artisti 23x31 cm).
Many things in Florence are old; but some are older than others.
Among the buildings of its farthest past, there is this singular tower that stands out from all the other towers for its circular plan. It is known as Pagliazza Tower. It dates back to the Byzantine period of domination of the city, which began with the fall of the Western Roman Empire (476 AD) and ended a few centuries later. Today, it overlooks the small and almost hidden square of S. Elisabetta, its windows have been enlarged to allow its use and thanks to such modifications it can accommodate a portion of a truly original hotel.
I made this sketch on a Sunday afternoon, struggling hard not to get distracted by the many passing people, and eventually trying to speed up to finish before sunset. And then I painted the sketch only afterwards, helping me with photographs, because I did not want the haste to prevent me from getting lost in the stones and bricks of these ancient buildings.
You can find this square in this old post of mine.
(Watercolour on Fabriano paper "Blocco per Artisti" 9"x12").
24 novembre 2017
Viaggio nei luoghi di Firenze Capitale: il Viale Matteotti
Nel 2015 ho fatto un viaggio attraverso alcuni luoghi legati al periodo in cui Firenze è stata capitale d'Italia, fra il 1865 e il 1871. Alcuni di questi luoghi li ho scelti per il loro valore di testimonianze importanti di quell'epoca, che ha determinato grandi cambiamenti nella città, altri li ho scelti spinta soprattutto dalle mie sensazioni.
Così decisi di realizzare questo schizzo in un punto del viale Matteotti, che quando fu creato si chiamava viale Principe Amedeo, scegliendone uno scorcio quasi casualmente. Ma forse il caso ha contribuito solo in piccola parte, poiché rivedendo questo schizzo, in queste facciate ho ritrovato il carattere di tutto il viale, fra i più signorili della città, simile a un abito ben tagliato, ma con la stoffa di colore grigio.
Era marzo 2015, venti mesi fa, e nonostante la distanza nel tempo (che a me sembra anche più lunga, come se fossero venti anni), guardando questo schizzo torno a sentire il freddo che c'era nel viale, e il rumore, e tutte le mie emozioni di allora.
(Matita blu, acquerello e pennarello su carta Fabriano per acquerello)
In 2015 I traveled through some places belonging to the period when Florence was the capital of Italy, between 1865 and 1871. I chose some of these places for their value of important testament of that time, which determined major changes in the city, some others mainly driven by my feelings.
So I decided to make this sketch at a point of the Viale Matteotti, which when it was created was called Viale Principe Amedeo, choosing a view almost by chance. But perhaps chance contributed only to a small extent, since looking again at this sketch, on these facades I found the character of the whole boulevard, one of the most noble of the city, similar to a well-cut dress, but made with a gray fabric.
It was March 2015, twenty months ago, and despite the distance in time (which seems to me even longer, as if they were twenty yearsI), watching this sketch I come back to feel the cold that was in the avenue, and the noise, and all my emotions of then.
(Blue pencil, watercolour and ink liner on Fabriano watercolour paper)
19 novembre 2017
Un sabato mattina al Santa Rosa Bistrot
Negli ultimi mesi ho partecipato spesso alle uscite di Acquafirenze, un meraviglioso gruppo di acquarellisti e disegnatori che ogni settimana si riunisce per disegnare e dipingere dal vivo in città o nei dintorni.
Uno dei nostri luoghi di ritrovo preferiti è il piacevolissimo Santa Rosa Bistrot, sull'omonimo Lungarno, dove stando seduti ai tavoli all'aperto si possono ritrarre dettagli interessanti delle architetture e della natura circostante.
Questa è una bella casa che si vede svettare dagli alberi del suo giardino mentre in basso, si vedono le più modeste costruzioni del bistrot.
(acquerello su carta Fabriano 31x23 cm)
Recently I often took parto to the gatherings organized by Acquafirenze, a wonderful group of watercolorists and sketchers who meet every week to sketch and paint on location somewhere in the city or in the surroundings.
One of our favorite places is the lovely Santa Rosa Bistrot, on the namesake Lungarno, where you can portrait the interesting details of the surrounding architecture and nature while sitting at the outdoor tables.
This is a beautiful house that you can see coming out from the trees of its garden, while below you can see the more humble bistrot buildings.
(watercolor on Fabriano paper 12x9")
20 aprile 2017
Piazza San Firenze
Fra Palazzo Vecchio e il Bargello, si apre lo spazio di questa piazza, reso spettacolare dalla presenza del settecentesco Oratorio dei Filippini, fino a pochi anni fa sede del Tribunale di Firenze, oggi in attesa di una prossima futura destinazione.
Un luogo in fase di transizione: sarà forse per questa sua affascinante qualità che in un sabato dello scorso febbraio lo ho scelto per aprire la serie di acquerelli del mio carnet dedicato a nove piazze di Firenze. A seguire, presto, le altre otto.
(matita a olio e acquerello su carta Arches 31x20,5 cm)
Between Palazzo Vecchio and the Bargello, the space of this square opens, made spectacular by the presence of the eighteenth-century Oratorio dei Filippini, which was until a few years ago the seat of the Court of Florence, and today is waiting for a near future destination.
A place in transition: it is perhaps for this fascinating quality that on a Saturday of last February I chose it to open the series of watercolours of my carnet dedicated to nine squares of Florence. Next, soon, the other eight.
(oil pencil and watercolour on Arches paper, 12"x8")
06 novembre 2016
Piazza San Marco
La vita non scorre sempre continua, a volte fa dei salti. E dopo, anche i luoghi familiari non sembrano più gli stessi. Questa è piazza San Marco a Firenze, in un pomeriggio d'autunno che è un po' meno luminoso di come ricordavo fossero gli autunni, prima.
Life does not always flows continuously, sometimes it makes jumps. And then, even familiar places seem no longer the same. This is Piazza San Marco in Florence, in an autumn afternoon that is a little less bright than I remembered were the autumns, before.
25 gennaio 2016
Sketchcrawl n. 50 al Museo Marino Marini a Firenze
horse - sketch of artwork by Marino Marini |
Nella tranquillità assoluta di un museo poco frequentato e quindi silenzioso (fatta eccezione per un piccolo gruppo di bambini della scuola materna con le loro maestre), abbiamo disegnato con piacere per tutta la mattina.
E' stata anche una bella occasione per apprezzare le opere di questo maestro toscano del Novecento, famoso soprattutto per le sue sculture di cavalli con cavalieri, ma del quale in questo museo ho potuto scoprire e ammirare anche le opere pittoriche, dai colori vivaci e dai tratti energici.
(Matita e acquerellii su taccuino per acquerelli Moleskine 13x21 cm)
Last Saturday, for the Worldwide Sketchcrawl no. 50 I met with Antonio, Roberto and Tom at the Marino Marini Museum in the center of Florence.
In the peacefulness of this museum, little known and so quiet (except for a small group of nursery school children with their teachers), we sketched with pleasure through all the morning.
It was also a good opportunity to appreciate the artworks of this Tuscan master of the twentieth century, best known for his sculptures of horses with riders, of which in this museum I could discover and admire also the paintings characterized by bright colours and energetic lines.
(Waterproof ink liner, graphite and watercolour on Moleskine watercolour sketchbook 5"x8")
10 dicembre 2015
Luoghi di Firenze capitale: la Loggia al Piazzale Michelangelo
Abbandonata l'idea del museo monografico, fu infatti fin dagli inizi utilizzata come caffè ristoro.
In posizione defilata rispetto al piazzale Michelangelo, uno dei luoghi preferiti dai turisti che da qui godono di una vista straordinaria sulla città, si fa tuttavia notare per la sua eleganza e per il carattere monumentale, estremamente curato della sua architettura.
(Matita blu, acquerello, pastelli a cera acquerellabili e pennarello su carta Fabriano per acquerello).
Initially intended to accommodate a collection of plaster casts of Michelangelo's works that are outside Florence, the loggia built by Giuseppe Poggi between 1871 and 1876 never had this function.
Once the idea of a monographic museum was abandoned, it was in fact used as a refreshment bar since the beginning.
Concealed from view with respect to the Piazzale Michelangelo, one of the most beloved places by tourists who here can enjoy amazing views of the city, nevertheless it is remarkable for its elegance and for the monumental character of its architecture, extremely accurate.
(Blue pencil, watercolour, water-soluble wax pastels and ink liner on Fabriano watercolour paper).
16 luglio 2015
L'ingrandimento di Firenze Capitale - The enlargement of Florence Capital
Con il trasferimento della Capitale da Torino a Firenze (1865), subito si diede l'incarico a Giuseppe Poggi del progetto urbanistico per l'ingrandimento della città. Gli fu chiesto il progetto di un grande viale residenziale da realizzare in luogo delle antiche mura medievali. Poggi accettò l'incarico, ma non esaudì tutte le richieste del Comune, che avrebbe voluto i viali a una quota più alta rispetto al piano della città, a formare un argine contro le piene, e l'abbattimento tanto delle mura quanto delle porte. Poggi invece ideò il grande "Viale delle Mura" come un grande anello verde, interrotto da piazze monumentali attorno alle porte medievali e da ampi giardini pubblici, sul modello dei boulevards parigini.
In questo schizzo, il viale Lavagnini, un tempo viale Principessa Margherita, fra la Fortezza da Basso e la Porta San Gallo.
(Matita verde, acquerello, pastelli a cera acquerellabili e pennarello su carta Fabriano per acquerello).
With the transfer of the Capital from Turin to Florence (1865), immediately Giuseppe Poggi was assigned to design the urban plan for the enlargement of the city. He was asked the project of a large residential avenue to be made in the place of the old medieval walls. Poggi accepted the assignment, but he didn't fulfill all the demands of the municipality, which wanted the avenues to a higher level than the city, to form a barrier against floods, and the demolition of the walls as well as the gates. Poggi instead conceived the great "Avenue of the Walls" like a huge green ring, interrupted by monumental squares around the medieval gates and large public gardens, following the model of Parisian boulevards.
In this sketch, the viale Lavagnini, once viale Principessa Margherita, between the Fortezza da Basso and the San Gallo gate.
(Green pencil, watercolour, water-soluble wax pastels and ink liner on Fabriano watercolour paper).
12 luglio 2015
Viaggio nei luoghi di Firenze capitale d'Italia: le Rampe - Trip through the places of Florence capital of Italy: the Ramps
Proprio centocinquanta anni fa, nel 1865, Firenze diventò capitale d'Italia. Lo fu per appena sette anni, ma quel breve periodo bastò per determinare importanti e indelebili trasformazioni nella città. Per questo mi è venuta l'idea di fare un piccolo viaggio, naturalmente con il taccuino, attraverso i luoghi legati a quel periodo. Ho scelto le architetture e le parti di città che sono state ideate e realizzate in quegli anni, e che quindi prima non esistevano.
In questo primo schizzo, le Rampe di piazza Poggi, scenografico sistema realizzato per accedere dalla città alla terrazza panoramica del piazzale Michelangelo e per consolidare le pendici del colle di San Miniato.
(Da tenere a mente il nome di Giuseppe Poggi: è lui l'architetto-ingegnere protagonista delle maggiori trasformazioni di quel periodo).
(Matita blu, acquerello, pastelli a cera acquerellabili e pennarello su carta Fabriano per acquerello).
Just one hundred and fifty years ago, in 1865, Florence became the capital of Italy. This lasted only seven years, but that short period was sufficient to determine important and unforgettable changes in the city. That's why I got the idea to take a little trip, of course with my notebook, through the places connected to that period. I chose the architectures and the parts of town that were designed and built in those years, and therefore did not exist before.
In this first sketch, the Ramps of Piazza Poggi, scenic system designed to access from the city to the panoramic terrace of Piazzale Michelangelo, and to consolidate the hill of San Miniato.
(Keep in mind the name of Giuseppe Poggi: he is the architect-engineer protagonist of the major transformations of that time).
(Blue pencil, watercolour, water-soluble wax pastels and ink liner on Fabriano watercolour paper).
29 aprile 2015
The Big Draw nel Giardino Corsini
Sabato 25 aprile, giorno del Worldwide Sketchcrawl n. 47, è stato anche il giorno della manifestazione The Big Draw, che per la prima volta si è tenuta all'interno del bel giardino del Palazzo Corsini, nel centro di Firenze.
E' stato molto bello passare l'intera giornata in mezzo a una moltitudine di pittori e disegnatori, fra i quali molti principianti di tutte le età animati da grande entusiasmo, mentre nei vari angoli del giardino si tenevano lezioni di disegno dal vero e di acquerello.
Nell'occasione ho cercato di cimentarmi con la tecnica "classica" dell'acquerello, nella quale ho ancora molto da imparare, ma nella quale mi sono immersa con impegno e, devo dire, con molto piacere.
Saturday April, 25, day of Worldwide Sketchcrawl no. 47, was also the day of the event The Big Draw, which for the first time was held inside the beautiful garden of the Corsini Palace, in the centre of Florence.
It was wonderful spending the whole day among a multitude of painters and sketchers, many of them beginners of all ages motivated by great enthusiasm, while in several corners of the garden life drawing and watercolour lessons were held.
On this occasion I tried to experiment with the "classical" technique of watercolour, in which I still have a lot to learn, but in which I immersed myself with commitment and, I must say, with great pleasure.
31 ottobre 2014
Viale Lavagnini
Frequentandolo, ho finito per affezionarmi al viale Lavagnini, nonostante la sua doppia fila compatta di palazzi più grandiosi che belli, il rumore, il traffico e la sua aspirazione fallita a un'eleganza degna di una capitale.
Forse è per il profumo dei tigli a primavera, forse per gli incontri belli che ho fatto qui - davvero tanti - e per tutti i ricordi belli e brutti che per me resteranno sempre attaccati ai decori un po' stanchi di queste facciate.
(Matita colorata, pennarello e acquerelli su taccuino Fabriano Watercolour 14,8x21 cm)
Being so often here, I finally grew fond of viale Lavagnini, despite its compact double row of palaces rather great than beautiful, its noise, traffic and its failed aspiration to an elegance worthy of a capital city.
Maybe it's the scent of lime trees in the spring, maybe the beautiful encounters I've done here - so many - and all the memories good and bad that for me will always remain attached to the ornaments a little tired of these facades.
(Coloured pencil, waterproof ink liner and watercolour on Fabriano Watercolour Sketchbook 5"x8")
19 giugno 2014
Il giardino di Palazzo San Clemente - The garden of Palazzo San Clemente
È qui che mi sono fermata a disegnare qualche giorno fa, attratta dal silenzio e dall'ombra. Conosco bene il luogo: si tratta del giardino del Palazzo San Clemente, senza dubbio uno degli angoli più interessanti della città, per quanto oggi afflitto da un malinconico stato di abbandono, nonostante resti ancora una delle sedi della Facoltà di Architettura.
Mentre disegnavo, mi sono tornate in mente alcune storie inquietanti che ho sentito raccontare sul palazzo e sul giardino, e quasi a volerle confermare, a un certo punto gatti invisibili hanno dato inizio a zuffe feroci al di sotto delle siepi, senza mai mostrarsi alla vista.
(Pennarello, grafite e acquerellii su taccuino per acquerelli Moleskine 13x21 cm)
It's here that I stopped and started sketching a few days ago, attracted by the silence and the shade. I know very well this place: it's the garden of Palazzo San Clemente, with no doubts one of the most interesting corners in the city, although presently afflicted by a mournful decay, despite it's still one of the seats of the Faculty of Architecture.
While I was sketching, unsettling tales regarding the palace and the garden came back to my mind, and as a confirmation, at a certain time invisible cats started a wild battle underneath the hedges, without ever showing to the eye.
(Waterproof ink liner, graphite and watercolour on Moleskine watercolour sketchbook 5"x8")
19 aprile 2014
Sketchcrawl n. 43 al Ponte Vecchio
Dopo tanti, troppi mesi in cui sono riuscita solo raramente a fare qualche disegno e mai sono stata capace di trovare il tempo per le scansioni, le descrizioni, e così via, finalmente oggi il Worldwide Sketchcrawl n. 43 mi ha riportato al piacere di disegnare, dipingere e condividere con altri sensazioni ed emozioni.
Insieme a Sarah, conosciuta stamattina in questa occasione, abbiamo deciso di appostarci davanti al ponte Vecchio sotto le volte del Corridoio Vasariano in modo da avere un riparo dalla pioggia e al contempo vedute molto interessanti sul ponte e sugli edifici che in quel tratto di città si affacciano sul fiume.
Nonostante il brutto tempo, è stata una mattina piacevolissima, passata non solo disegnando ma anche parlando di acquerello con Sarah, scambiando qualche parola con turisti incuriositi, conversando con un mercante di strada che, per niente infastidito dal fatto che gli avevamo rubato un po' di spazio, ci ha intrattenute con il suo buonumore e con racconti della sua vita presente e del suo lontano paese di origine, in Sud America.
(penna a sfera e acquerello su carta Fabriano Blocco per Artisti 12,5x18 cm)
After many, too many months in which I could only rarely make some sketch and I never managed to find the time to scan, write the descriptions etc., finally today the Worldwide Sketchcrawl no. 43 brought me back to the joy of drawing, painting and sharing sensations and feelings with others.
Together with Sarah, who I met this morning for the first time, we decided to stay in front of the Ponte Vecchio under the vaults of the Vasari Corridor so that we had a shelter from rain and at the same time very interesting views of the bridge and of the buildings that in the area overlook the river.
Despite the bad weather, it was a very pleasant morning, that I spent not only sketching but also talking about watercolour with Sarah, exchanging words with a few curious tourists, chattering with a hawker who - not annoyed at all by the fact that we had stolen part of his space - entertained us with his good humour and with tales of his present life and of his far homeland, in South America.
(Ballpoint pen and watercolours on Fabriano Blocco per Artisti paper, 5"x7")
20 ottobre 2013
Sketchcrawl n. 41 fra Ponte Vecchio e San Frediano a Firenze
Dopo una lunga assenza dovuta ai molti impegni che mi hanno sottratto il tempo necessario alla scansione e alla presentazione dei miei schizzi (mentre ho continuato a disegnare grazie anche ad alcune belle iniziative quali l'evento "Alle feste col taccuino" a Lanciano e il "Bigallo Sketch Contest" di cui parlerò nei prossimi post), torno finalmente su queste pagine per raccontare lo Sketchcrawl n. 41.
Il gruppo degli sketchers fiorentini, per questa volta più nutrito del solito, si è riunito al Ponte Vecchio con l'idea di proseguire nella zona di San Frediano, in Oltrarno, ma quando io sono arrivata, ormai nel primo pomeriggio, molti erano già andati via; erano rimaste solo Claudia e Chiara, in compagnia delle quali ho fatto questo piccolo acquerello, raffigurante il retro di Borgo San Jacopo dal punto in cui il Ponte a Santa Trinita si stacca dalla riva destra d'Arno.
Una vista che ho sempre amato e ammirato ogni volta che sono passata su questa parte del Lungarno, e che ho aggiunto al mio taccuino con piacere e divertimento.
Finito il disegno, sono rimasta con Chiara e insieme a lei ho concluso il pomeriggio con una breve passeggiata per il centro e molte chiacchiere davanti a un drink in uno dei locali più noti (e immeritatamente snob) del centro.
(Pennarello e pastelli a cera acquarellabili su taccuino per acquerelli Moleskine 13x21 cm)
After a long absence due to the many engagements that stole me the time that I need to scan and comment my sketches (while I have been keeping on sketching also thanks to several beautiful events like the "Lanciano Sketching Days" and the "Bigallo Sketch Contest" of which I'll talk in my next posts), I am coming back to these pages to write about Sketchcrawl no. 41.
The group of the Florentine sketchers, this time larger than usual, gathered at the Ponte Vecchio with the idea of going on sketching in the area of San Frediano, in Oltrarno, but when I arrived, in the early afternoon, many had already left; there were just Claudia and Chiara, with which I made this little watercolour, portraying the back of Borgo San Jacopo seen from the point where the Ponte Santa Trinita comes off the right bank of the river Arno.
A view that I've always loved and admired every time I had been passing through this part of the Lungarno, and that I added to my sketchbook with pleasure and fun.
After I finished my sketch, I stayed with Chiara and together we finished the afternoon with a short walk through the city centre and many chats accompanied by a drink in one of the best known (and undeservedly snobbish) bars of the city centre.
(Waterproof ink liner and water-soluble wax pastels on Moleskine watercolour sketchbook 5"x8")
03 settembre 2013
Ponte a Greve, mezzogiorno d'agosto - Ponte a Greve, August noon
Passando sul vecchio ponte a Greve con la mia auto in un sabato d'agosto, con le strade quasi deserte, la vista delle vecchie case lungo la via Pisana, con le imposte chiuse per non far passare il calore e un filo di panni stesi al sole sopra ai tetti e dietro al campanile della modesta chiesetta mi ha commossa in un istante, costringendomi a fermarmi e ad accostare.
Non voglio far pensare a nessuno di essermi messa a disegnare lì, in pieno sole, con il caldo che rasentava i 40° C, ma è certo che non ho resistito alla tentazione di fare una foto con il mio telefono, dalla quale poi ho ricavato questo piccolo schizzo, ritratto di un luogo per me assai familiare in un momento di insolita tranquillità, senza rumori né traffico, sotto la luce davvero splendida di un mezzogiorno d'agosto.
(Penna a sfera e pastelli a cera acquerellabili su taccuino per acquerelli Moleskine 13x21 cm)
Driving on the old ponte a Greve on a Saturday in August, while the streets were almost deserted, the view of the old houses along via Pisana, with their shutters closed to keep the heat out and a wire of clothes hanging in the sun over the roofs and behind the belfry of the humble little church suddenly moved me, forcing me to stop and pull over.
I don't want to make anyone think that I started sketching there, under the full sun, with the heat approaching 40° C., but certainly I couldn't resist the temptation to take a picture with my cell phone, from which I made this little sketch, portrait of a place that is quite familiar to me in a moment of unusual peacefulness, without noise and traffic, under the wonderful light of an August noon.
(Ballpoint pen and water-soluble wax pastels on Moleskine watercolour sketchbook 5"x8")
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