28 novembre 2017
Piazza Santa Elisabetta
Molte cose a Firenze sono antiche; ma alcune sono più antiche di altre.
Fra le costruzioni del suo più lontano passato, c'è questa singolare torre che si distingue da tutte le altre torri per la sua pianta circolare. E' conosciuta come Torre della Pagliazza. Risale al periodo di dominazione bizantina della città, iniziato con la caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d. C.) e finito qualche secolo dopo. Oggi si affaccia sulla piccola e quasi nascosta piazza S. Elisabetta, le sue finestre sono state ingrandite per permetterne l'uso e grazie a tali modifiche può ospitare una porzione di un albergo decisamente originale.
Ho realizzato questo disegno in una domenica pomeriggio, cercando faticosamente di non farmi distrarre dalle numerose persone di passaggio, e alla fine cercando di accelerare per concludere prima del tramonto. E ho dipinto il disegno solo successivamente, aiutandomi con delle fotografie, perché non ho voluto che la fretta mi togliesse il piacere di perdermi fra le pietre e i mattoni di queste antiche costruzioni.
Trovate questa piazza anche in questo mio vecchio post.
(Acquerello su carta Fabriano Blocco per Artisti 23x31 cm).
Many things in Florence are old; but some are older than others.
Among the buildings of its farthest past, there is this singular tower that stands out from all the other towers for its circular plan. It is known as Pagliazza Tower. It dates back to the Byzantine period of domination of the city, which began with the fall of the Western Roman Empire (476 AD) and ended a few centuries later. Today, it overlooks the small and almost hidden square of S. Elisabetta, its windows have been enlarged to allow its use and thanks to such modifications it can accommodate a portion of a truly original hotel.
I made this sketch on a Sunday afternoon, struggling hard not to get distracted by the many passing people, and eventually trying to speed up to finish before sunset. And then I painted the sketch only afterwards, helping me with photographs, because I did not want the haste to prevent me from getting lost in the stones and bricks of these ancient buildings.
You can find this square in this old post of mine.
(Watercolour on Fabriano paper "Blocco per Artisti" 9"x12").
24 novembre 2017
Viaggio nei luoghi di Firenze Capitale: il Viale Matteotti
Nel 2015 ho fatto un viaggio attraverso alcuni luoghi legati al periodo in cui Firenze è stata capitale d'Italia, fra il 1865 e il 1871. Alcuni di questi luoghi li ho scelti per il loro valore di testimonianze importanti di quell'epoca, che ha determinato grandi cambiamenti nella città, altri li ho scelti spinta soprattutto dalle mie sensazioni.
Così decisi di realizzare questo schizzo in un punto del viale Matteotti, che quando fu creato si chiamava viale Principe Amedeo, scegliendone uno scorcio quasi casualmente. Ma forse il caso ha contribuito solo in piccola parte, poiché rivedendo questo schizzo, in queste facciate ho ritrovato il carattere di tutto il viale, fra i più signorili della città, simile a un abito ben tagliato, ma con la stoffa di colore grigio.
Era marzo 2015, venti mesi fa, e nonostante la distanza nel tempo (che a me sembra anche più lunga, come se fossero venti anni), guardando questo schizzo torno a sentire il freddo che c'era nel viale, e il rumore, e tutte le mie emozioni di allora.
(Matita blu, acquerello e pennarello su carta Fabriano per acquerello)
In 2015 I traveled through some places belonging to the period when Florence was the capital of Italy, between 1865 and 1871. I chose some of these places for their value of important testament of that time, which determined major changes in the city, some others mainly driven by my feelings.
So I decided to make this sketch at a point of the Viale Matteotti, which when it was created was called Viale Principe Amedeo, choosing a view almost by chance. But perhaps chance contributed only to a small extent, since looking again at this sketch, on these facades I found the character of the whole boulevard, one of the most noble of the city, similar to a well-cut dress, but made with a gray fabric.
It was March 2015, twenty months ago, and despite the distance in time (which seems to me even longer, as if they were twenty yearsI), watching this sketch I come back to feel the cold that was in the avenue, and the noise, and all my emotions of then.
(Blue pencil, watercolour and ink liner on Fabriano watercolour paper)
19 novembre 2017
Un sabato mattina al Santa Rosa Bistrot
Negli ultimi mesi ho partecipato spesso alle uscite di Acquafirenze, un meraviglioso gruppo di acquarellisti e disegnatori che ogni settimana si riunisce per disegnare e dipingere dal vivo in città o nei dintorni.
Uno dei nostri luoghi di ritrovo preferiti è il piacevolissimo Santa Rosa Bistrot, sull'omonimo Lungarno, dove stando seduti ai tavoli all'aperto si possono ritrarre dettagli interessanti delle architetture e della natura circostante.
Questa è una bella casa che si vede svettare dagli alberi del suo giardino mentre in basso, si vedono le più modeste costruzioni del bistrot.
(acquerello su carta Fabriano 31x23 cm)
Recently I often took parto to the gatherings organized by Acquafirenze, a wonderful group of watercolorists and sketchers who meet every week to sketch and paint on location somewhere in the city or in the surroundings.
One of our favorite places is the lovely Santa Rosa Bistrot, on the namesake Lungarno, where you can portrait the interesting details of the surrounding architecture and nature while sitting at the outdoor tables.
This is a beautiful house that you can see coming out from the trees of its garden, while below you can see the more humble bistrot buildings.
(watercolor on Fabriano paper 12x9")
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