20 maggio 2010
Paesaggio immaginario - Imaginary landscape
Ogni volta che inizio un disegno astratto, non so che forma avrà il lavoro finito: a volte mi ritrovo addirittura a sorprendermi per l'esito finale. Come in questo caso in cui, partendo da un assemblaggio di linee ondulate, a mano a mano che procedevo con il disegno mi sono resa conto che stavo realizzando un paesaggio immaginario.
Every time I start an abstract drawing, I don't know what will be the shape of the finished work: sometimes I find myself surprised of the final result. As in this case where, beginning with an assemblage of winding lines, while I was proceeding with the drawing I realized that I was making an imaginary landscape.
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E' come improvvisare nel jazz: da un embrione di note (linee nel tuo caso) si sviluppano melodie infinite che alla fine ci restituiscono un paesaggio immaginario (il brano) ma talmente convincente da sembrare vero. Brava!
RispondiEliminaComplimenti Lucia, personalmente lo trovo molto riuscito questo paesaggio / astratto!! Perchè non fare lo steso lavoro con i colori? Io credo che faresti una cosa molto bella e interessante. Ciao!!
RispondiEliminaGrazie Marco, grazie Tito!
RispondiEliminaMi piace molto il paragone con la musica jazz, non ci avevo mai pensato...
Mi piacerebbe sviluppare questo tipo di lavoro usando anche i colori, in questo momento sono in una fase di sperimentazione perciò è probabile che presto si vedranno i primi risultati!
Lucia