28 aprile 2011

Il cielo sopra il Duomo - The sky over the Duomo



Sono entrata nel Duomo di Firenze pochissime volte, e molto di rado negli ultimi anni, da quando l'ingresso è a pagamento (e spesso richiede lunghe attese in fila alla biglietteria) a meno che non si entri per le funzioni religiose, senza la possibilità di esplorare camminando l'interno della chiesa. 
Invece mi succede molto spesso di passare davanti, dietro e intorno a questa imponente costruzione, e di ammirare non solo l'esterno della cattedrale, in gran parte completato nell'Ottocento, ma anche la piacevole, imprevedibile varietà dei palazzi circostanti.
Così, quando qualche giorno fa ho deciso di confondermi fra la folla dei turisti in visita alla città sedendomi su una panchina lungo il lato nord del Duomo per mettermi a disegnare, ho rivolto volentieri lo sguardo a uno di questi anonimi palazzi, lasciando entrare solo in parte nel mio disegno una delle tre tribune che circondano la grande Cupola.
Al di sopra di tutto questo, il magnifico cielo di Firenze in una bella giornata di primavera.


I've entered the Duomo of Florence a few times, and quite rarely in the latest years, since when there is an entry fee (and often one has to stand in a long queue at the ticket office), unless one enters just for the Mass, without the possibility to walk around and explore the interior of the church.
On the other hand, I often happen to walk in front of or behind or around this imposing building, and to admire not only the outside of the cathedral, mostly completed in the Nineteenth Century, but also the pleasant, unpredictable variety of the surrounding palaces.
So, when a few days ago I decided to lose myself in the crowd of tourists visiting the city, sitting on a bench along the northern side of the Duomo to start drawing, I was glad to look at one of these anonymous buildings, letting only partially in my drawing one of the apses that surround the great Dome.
Over all of this, the magnificent sky of Florence on a beautiful day of spring.

17 aprile 2011

31° Sketchcrawl in piazza Santa Maria Novella



Per questo 31° Sketchcrawl ci siamo dati appuntamento in piazza Santa Maria Novella, una delle piazze più belle di Firenze. Qui sono molti gli spunti per dei disegni interessanti, ma il primo elemento che attrae l'attenzione è la bellissima facciata della chiesa, rivestita di marmi policromi, splendente alla luce del giorno come un raffinato gioiello. Impossibile perciò sottrarsi al fascino di questa mirabile architettura, disegnata da Leon Battista Alberti e realizzata fra il 1448 e il 1478 a completamento della chiesa, iniziata alla fine del Duecento. Ho deciso però di non concentrarmi solo su questa, ma di dare spazio anche al contorno, raffigurando gli archi acuti degli avelli, ovvero le nicchie destinate un tempo ad accogliere le sepolture delle maggiori famiglie fiorentine, i cipressi del piccolo cimitero che affianca la chiesa, alcune delle case che affacciano sulla piazza, uno dei due obelischi cinquecenteschi in marmo.
E tuttavia intorno a me c'erano ancora molte altre cose da disegnare, dall'antico Spedale di San Paolo, di fronte alla chiesa, al colorato mercatino di prodotti tipici che ieri ravvivava la piazza: per questo sono tornata a casa a malincuore, con il desiderio di tornare qui prima possibile.


For this 31st Sketchcrawl we made an appointment in Piazza Santa Maria Novella, one of the most beautiful squares in Florence. Here there are many inspiring subjects for interesting drawings, but the first thing that draws the attention is the wonderful façade of the church, covered with polychrome marbles, shining in the daylight like a refined jewel. So it's impossible not to come under the spell of this marvellous architecture, designed by Leon Battista Alberti and built between 1448 and 1478 to complete the church, started at the beginning of the Thirteenth Century. Anyway I decided not to focus just on it, but to leave room also to what surrounds it, portraying the pointed arches of the avelli, that is the niches destined for the tombs of the greatest Florentine families, the cypresses of the small graveyard on one side of the church, some of the houses facing the square, one of the two Sixteenth Century marble obelisks.
Nevertheless, around me there were still many things to draw, from the ancient Spedale di San Paolo to the colourful market of typical foods that yesterday livened the square: for this reason, I came back home reluctantly, with the desire of coming here again as soon as I can.

11 aprile 2011

Salendo a Bellosguardo - Walking up to Bellosguardo



È una gioia, soprattutto a primavera, potersi concedere una passeggiata lungo le vie che percorrono le colline intorno a Firenze. Così facendo si possono ammirare gli esterni di ville eleganti e ricche di storia, scorci di raffinati giardini, ma anche campi coltivati e residenze originariamente modeste oggi diventate pregiate per l'invidiabile posizione fra il verde e la vicinissima città.

Via di San Carlo è una di queste, e conduce a uno dei migliori punti panoramici sulla città, che non per niente ha il nome di Bellosguardo.
Per quasi tutta la sua lunghezza, la via è costeggiata da antichi muri in pietra che nascondono ai passanti le proprietà circostanti, ma non appena questi si fanno un po' più bassi, la vista si apre su paesaggi bellissimi. A un certo punto la via forma un piccolo slargo, dominato dalla presenza di una minuscola cappella a pianta ottagonale, ed è qui che mi sono fermata durante la mia passeggiata per realizzare questo disegno, che ho poi dipinto con le matite acquarellabili. 

It's a delight, especially in spring, to allow oneself a walk along the streets that pass through the hills around Florence. Doing this, one can admire the outside of elegant villas full of history, views of fine gardens, but also cultivated fields and houses originally humble now become valuable for the enviable position between the green and the very close town.
Via di San Carlo is one of these streets, and it leads to one of the best panoramic viewpoints of the city, not for nothing named Bellosguardo ("Beautiful view").
For almost all its length the street is bordered by ancient stone walls keeping the surrounding properties from the passers-by, but when they get a little lower, the  view opens on wonderful landscapes. At a certain point,  the street forms a small widening, dominated by the presence of a tiny chapel with an octagonal plan, and here I stopped during my walk to make this drawing, that I then painted with water-soluble pencils.