28 maggio 2011

Mama Bar


Non sono fra i frequentatori abituali di questo bar; credo anzi di esserci entrata solo una volta per un caffè, ma mi capita molto spesso di passare da questo incrocio. Da qui si entra nel quartiere di San Lorenzo con il suo coloratissimo mercato e le sue viuzze talvolta silenziose e nascoste, quasi sconosciute, talvolta piene di attività e di animazione.
Da questa palazzina dai colori decisi e dalle forme vagamente eclettiche prende inizio una delle vie più internazionali e multietniche della città: via Panicale, con le sue rosticcerie turche e indiane, gli internet point e altri negozi gestiti da stranieri che sempre mi provocano un senso di spaesamento niente affatto spiacevole quando passo da qui. Anche i passanti sono in prevalenza nordafricani o asiatici.
A pochi metri di distanza c'è il convento abbandonato di Sant'Orsola, enorme rudere vuoto che con la sua presenza ha reso marginali, e tutto sommato anche un po' speciali, queste vie.


I am not a regular customer of this bar; on the contrary I think I've entered it just once in my life for a cup of coffee, but I often happen to walk past this crossing. From here one enters the area of San Lorenzo with its colourful market and its narrow streets, sometimes silent and hidden, sometimes full of activities and life.
From this small building with bold colours and eclectic forms, one of the most international and multi-ethnic streets of the city starts: via Panicale, with its Turkish and Indian rotisseries, the internet points and the other shops kept by foreigners, which always make me feel lost, in a quite pleasant way, whenever I pass here. Also the people walking by are mostly North Africans or Asians.
A few meters from here, there's the abandoned convent of Sant'Orsola, huge empty ruin whose presence has made these streets marginal, and all things considered, also a bit special.

16 maggio 2011

Primavera sul viale - Spring in the boulevard


Maggio è il mese in cui Firenze è più bella, e non solo; è anche più vivace, basta pensare ai numerosi eventi che prendono vita in questo periodo, come il "Maggio Musicale Fiorentino", dedicato alla musica lirica, ai concerti, ai balletti, il festival "Fabbrica Europa" dedicato all'arte contemporanea, la popolare Mostra Internazionale dell'Artigianato, e molto altro ancora.
Perfino i viali di circonvallazione cambiano volto in questo periodo dell'anno, e se si sceglie il giusto punto di vista, ci si può ritrovare immersi nel verde fresco e intenso di siepi ed alberi, al punto che a tratti diventa difficile distinguere le sagome dei palazzi circostanti.
In questo tratto del viale Lavagnini, costeggiato da modeste ma caratteristiche case d'abitazione novecentesche, guardando in alto mentre mi trovavo lungo la pista ciclabile, per qualche istante ho fantasticato di essere in un luogo immaginario, pieno di luce e rigoglioso come un bel giardino, forse simile alla Firenze del passato che ho conosciuto soprattutto attraverso i racconti pieni di nostalgia dei miei nonni.


May is the month when Florence is more beautiful, and not only; it's also more lively, one just has to think of the numerous events that come to life in this period, like the "Maggio Musicale Fiorentino", dedicated to opera, concerts, ballets, the "Fabbrica Europa" festival, dedicated to contemporary art, the popular International Exhibition of Craftmanship, and many more.
Even the viali di circonvallazione (ringroads) change their look in this period of the year, and if you choose the right point of view, you can find yourself plunged into the fresh, intense green of hedges and trees, to such a degree that sometimes it becomes difficult to make the outlines of the surrounding buildings out.
In this part of the viale Lavagnini, bordered by humble but typical apartment blocks of the Nineteenth Century, looking up while I was near the bycicle lane, for a few seconds I dreamt to be in some imaginary place, full of light and flourishing like a beautiful garden, maybe resembling Florence of the past, which I've known mostly through my grandparents' nostalgic tales.

06 maggio 2011

Il Mugnone - The Mugnone

Oltre al fiume Arno, che attraversa la città e fa da sfondo ai suoi bellissimi ponti, vi sono altri piccoli fiumi la cui presenza è più discreta e a tratti nascosta, scorrendo talvolta sotto terra per gran parte del loro percorso.
Fra questi vi è il Mugnone, che nasce nelle colline a nord di Firenze e si getta in Arno a valle del grande parco delle Cascine, portando in mezzo all'asfalto e al rumore delle strade più trafficate il verde delle sue sponde e la quiete degli animali che vivono lungo il suo corso, soprattutto uccelli acquatici: garzette, gallinelle d'acqua, qualche germano reale.
Ho realizzato questo piccolo acquerello da uno dei ponti che lo attraversano, ed è stato piacevole sostare osservando le sue acque quasi ferme, mentre alle mie spalle procedeva il consueto via vai di automobili e motorini.


Besides the river Arno, which passes through the city and makes the background of its beautiful bridges, there are other small rivers whose presence is more discreet and hidden in intervals, as they sometimes flow under ground for a large part of their course.
Among these there is the Mugnone, which springs from the hills north of Florence and flows into the Arno downstream of the great park of le Cascine, bringing amid the asphalt and the noise of the most busy streets the green of its banks and the calm of the animals living along its course, mostly water birds: little egrets, common moorhens, some mallard.
I made this small watercolour from one of the bridges that cross it, and it was pleasant to stay looking at its almost still waters while in my back the usual coming and going of cars and scooters continued.