Non nevica spesso, a Firenze; per questo quando la settimana scorsa l'intera città si è ritrovata sotto a una intensa nevicata, tutti hanno rivolto gli sguardi al cielo, in parte affascinati dai mutamenti del paesaggio che stavano disegnando una città nuova nell'aspetto e magicamente silenziosa, in parte preoccupati per i possibili disagi che la neve, come sempre succede in questi casi, avrebbe portato. Gli eventi hanno dimostrato che c'era motivo di preoccuparsi: migliaia di persone sono rimaste bloccate nel traffico che si è formato sui viali, nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella dove gran parte dei treni venivano cancellati, in autostrada dove la circolazione è rimasta interrotta per ore, e molti hanno dovuto passare la notte nei luoghi di lavoro, in alberghi o altri luoghi di accoglienza appositamente allestiti, o addirittura in automobile.
Nel primo pomeriggio, durante la nevicata, ho potuto fare qualche foto, e non mi sono fatta sfuggire l'immagine del Duomo che sembrava dissolversi nel cielo cupo mentre la Cupola imbiancata diventava simile a una gigantesca torta ricoperta di zucchero a velo; dalla foto ho tratto un disegno che ho cercato di eseguire più velocemente possibile, privilegiando le sensazioni rispetto all'esattezza dei dettagli.
Con questa immagine in cui il Duomo sembra appartenere più al Cielo che al mondo terreno, faccio a tutti i miei auguri di Buone Feste.
It doesn't snow frequently, in Florence; that's why last week, when the whole city found itself under an intense snowfall, everyone looked at the sky, partly fascinated by the changes of the landscape that were outlining a city with a new look and magically silent, partly worried for the possible discomfort that the snow, as always happens in these cases, would have caused. The events demonstrated that there were good reasons to be worried: thousands of people were blocked in the traffic jam along the viali (boulevards), at the train station of Santa Maria Novella where most of the trains were cancelled, in the motorway where the traffic was stopped for hours, and many had to spend the night in their places of work or in hotels or in other places expressly set up, or even inside their cars.
In the afternoon, during the snowfall, I had the opportunity to take some photographs, and I didn't miss this image of the Duomo that seemed to fade in the gloomy sky while the whitened Dome was resembling a gigantic cake covered with a dusting of sugar; from the photo I've made a drawing that I've tried to complete as quickly as possible, favouring my feelings rather than the accuracy of details.
With this image where the Duomo seems to belong more to Heaven that to the earthly world, I give to all my Season's greetings.
Questa è la piazza intitolata a Girolamo Savonarola, situata in un quartiere che risale all'Ottocento, quando furono abbattute le mura che circondavano la città e in luogo di esse furono realizzati i viali di circonvallazione, fra i quali anche il viale Matteotti, che separa il più antico centro storico da questa zona caratterizzata dalla compostezza ed eleganza dei suoi palazzi e delle sue vie (guarda la mappa).
C'è un notevole contrasto fra la serenità che regna in questo luogo, abbellito da un bel giardino pubblico, e il personaggio inquietante che domina la piazza, rappresentato nella statua di pietra che sorregge una splendente croce dorata: fra Girolamo Savonarola, il frate domenicano che sul finire del Quattrocento sconvolse la città con le sue prediche apocalittiche, raccogliendo numerosissimi seguaci, finché il contenuto della sua predicazione lo portò prima ad essere scomunicato dal papa e infine alla terribile condanna al rogo, che fu eseguita in piazza della Signoria nel 1498.
Nel convento di San Marco un dipinto, che potete vedere qui, rappresenta e fa rivivere il momento dell'esecuzione, ricordato anche da una lapide tuttora presente in piazza della Signoria sul preciso luogo del rogo.
This is the square dedicated to Girolamo Savonarola, in an area dating back to the Nineteenth Century, when the walls that surrounded the city were demolished and in their place were made the Viali di Circonvallazione (ringroads): among these the viale Matteotti, dividing the oldest city centre from this area, characterized by the grace and elegance of its buildings and streets (see the map).
There's an outstanding contrast between the peacefulness that reigns over this place, embellished by a beautiful public garden, and the unsettling figure that dominates the square, represented in the stone statue holding a shining golden cross: fra Girolamo Savonarola, the Dominican friar who at the end of the Fifteenth Century shocked the city with his apocalyptical sermons, gaining many followers, until the substance of his preaching lead him first to be excommunicated by the Pope and finally to the terrible condemnation to be burnt at the stake, which was executed in Piazza della Signoria in 1498.
In the convent of San Marco a painting, that you can find here, represents and lets us live the moment of the execution, also reminded by a plaque still existing in piazza della Signoria in the exact point where the stake was placed.