29 novembre 2011

Il sentiero nascosto - The hidden path


Dalla "passeggiata a Rimaggio" della quale ho parlato nel post precedente, ho tratto una veduta niente affatto insolita in zone come questa nei pressi di Bagno a Ripoli, a meta strada fra la città e la campagna: una stretta via in mezzo agli alberi, costeggiata da olivi e cipressi, che si snoda sinuosa sulla collina.
Le mie amiche ed io ci siamo soffermate brevemente a guardarla, ma senza cedere all'impulso di seguirla: per quanto invitante, si trattava senza dubbio di una strada interna a una proprietà privata, in fondo alla quale avremmo forse trovato un cancello, o un portone chiuso.
Perciò, senza indugiare oltre, da qui abbiamo ripreso il cammino.


From the "walk at Rimaggio" I have been talking about in my previous post, I took a view not at all unusual in an area like this near Bagno a Ripoli, halfway between the city and the country: a narrow road between the trees, flanked by olives and cypresses, winding curvy on the hill.
My friends and I stopped shortly to look at it, but we didn't give in to the impulse of following it: although inviting, it was undoubtedly a road inside a private estate, at whose end we would have maybe found a gate, or a closed door.
So, without further lingering, from here we started walking again.

17 novembre 2011

Passeggiata a Rimaggio - A walk at Rimaggio



Chiunque abiti a Firenze, sa che per fare una bella passeggiata in mezzo alla natura, all'arte e alla storia è sufficiente dirigersi verso uno dei piccoli centri posti sul limite della città, che nonostante l'espandersi di questa hanno conservato le testimonianze della loro storia e la loro identità - mantenendosi come piccoli gioielli incastonati nelle periferie sorte dal dopoguerra ad oggi - e da lì mettersi in cammino su una qualsiasi delle strade che percorrono le splendide colline dei dintorni di Firenze, le stesse che in città troviamo con lo sguardo ogni volta che alziamo gli occhi oltre i tetti, le torri, i campanili.
Uno di questi piccoli centri è Bagno a Ripoli, nell'area a sud di Firenze. Da qui, insieme alle mie amiche Valentina e Donatella, ho fatto una passeggiata in una bella domenica pomeriggio purtroppo resa troppo breve dal ritorno dell'ora solare; tuttavia con l'aiuto della mia fotocamera ho potuto catturare alcune delle vedute che mi hanno emozionata, per poterle poi rielaborare in una serie di piccoli lavori eseguiti in studio con una tecnica per me inconsueta: il pastello a olio.

Dall'abitato di Bagno a Ripoli ci siamo incamminate in direzione di Quarto, il cui nome, indubbiamente antico, indica il quarto cippo miliare da Firenze, probabilmente lungo la variante della vecchia via Cassia fra Firenze e Roma. Ai lati della strada, campi coltivati a olivo, una delle colture più comuni della campagna toscana, per le quali proprio in queste settimane è giunto il momento del raccolto.

Everyone who lives in Florence knows that if one wishes to go for a beautiful walk amidst nature, art and history, just has to arrive at one of the small towns placed on the edge of the city, which despite its expansion have maintained the marks of their history and their identity - remaining like small jewels set on the suburbs born after the postwar period until today - and from there start walking on any street running through the splendid hills of the surroundings of Florence, the same ones that in the city we find with our look every time we raise our eyes over the roofs, the towers, the belfries.
One of these small towns is Bagno a Ripoli, in the southern area of Florence. From here, together with my friends Valentina e Donatella, I went for a walk on a beautiful Sunday afternoon unfortunately become too short after the end of daylight saving time; anyway with the help of my camera I could catch some of the views that excited me, in order to work on them in a series of small studio works using a medium that is unusual to me: oil pastels.

From the centre of Bagno a Ripoli we started walking towards Quarto, whose name, undoubtedly of ancient origin (meaning "Fourth" in Italian), indicates the milestone from Florence, probably on the variant of the old via Cassia (an ancient Roman road) between Florence and Rome. On the sides of the road, olive groves, one of the most widespread cultivations in Tuscan country, for which just in the last weeks the time of harvest has arrived.



Qualsiasi itinerario sulle colline intorno a Firenze offre magnifiche vedute della città, sulle quali invariabilmente spicca l'amato profilo della Cupola di Santa Maria del Fiore.

Any itinerary on the hills around Florence offers magnificent views of the city, on which the beloved outline of the Dome of Santa Maria del Fiore invariably stands out.



Prima tappa della nostra passeggiata, la chiesa di Santa Maria a Quarto di Rimaggio, documentata dal XIII secolo, forse addirittura anteriore al Mille, anche se rimaneggiata dai restauri successivi, che al suo interno custodisce preziosi affreschi del XV secolo.


First stop of our walk, the church of Santa Maria a Quarto di Rimaggio, documented since the Thirteenth Century, maybe even dating back before the year One Thousand, although modified by following renovations, whose interior keeps precious frescoes of the Fifteenth Century.

01 novembre 2011

La chiesa di San Barnaba - The church of San Barnaba


Fra le innumerevoli chiese di Firenze, questa non è certo una delle più note. Si trova ai margini del quartiere di San Lorenzo, all'incrocio fra via Guelfa e via Panicale, dove per strada si vedono più immigrati asiatici e africani che fiorentini, a riprova del fatto che ci troviamo in una delle zone che hanno mantenuto nel tempo il loro carattere autenticamente popolare.
La chiesa di San Barnaba, con la sua umile facciata intonacata, non fa niente per farsi notare, eppure si tratta di una costruzione molto antica, la cui prima pietra fu posata nel lontano 1322, facente parte di un complesso che oltre alla chiesa comprendeva un convento dotato di chiostro, dormitorio, refettorio e altri edifici.
Dopo svariate trasformazioni successive, il chiostro con proporzioni e apparato decorativo quattrocentesco è stato in parte cancellato, e i restanti locali hanno subito pesanti modifiche, essendo oggi occupate da abitazioni private.
Scoprii questa chiesa durante i miei anni universitari, per una ricerca che mi portò a esaminare anche il suo interno; da allora ogni volta che passo di qui ho la sensazione di ritrovare una vecchia amica che mi guarda benevola in silenzio mentre le rivolgo un tacito, frettoloso saluto con un pizzico di nostalgia.


Among the innumerable churches of Florence, this isn't certainly one of the best known. It is placed on the fringes of the area of San Lorenzo, at the crossroads between via Guelfa and Via Panicale, where in the streets one can see more Asian and African immigrants than Florentines, as a proof of the fact that we are in an area that through the years has maintained its authentic popular nature.
The church of San Barnaba, with its humble plastered façade, doesn't make any effort to attract attention to itself, yet it's a very ancient building, whose first stone was laid away back in 1322, as part of a complex which in addition to the church included a convent with a cloister, a dormitory, a refectory and other buildings.
After several renovations the cloister, characterized by Fifteenth Century proportions and decorations, has been partly dismantled, and the other spaces have been heavily modified, as today are occupied by private dwellings.
I discovered this church during my University years, for a research that lead me to examine also its interior; since then, every time I go past this place I have the feeling of finding again an old friend, who looks kindly at me while I hastily say her hello in silence with a touch of nostalgia.