Lungo il viale Filippo Strozzi, che forma un'ampia U circondando le imponenti mura della Fortezza da Basso e ha inizio e fine nei sottoattraversamenti della Ferrovia, è rimasta una delle testimonianze lasciate dalla colonia di Russi, formata soprattutto da aristocratici, che si stabilì a Firenze nella seconda metà dell'Ottocento.
Si tratta della Villa Basilewsky, nata come residenza del consigliere di collegio Aleksandr Bazilevskij e di sua moglie Ol'ga Nikolaevna. Alla morte di quest'ultima, il figlio Petr Aleksandrovič donò la villa per la creazione di un ospedale a lei intitolato.
Ancora oggi la villa conserva questa funzione, e tuttavia riesce a non rivelarla all'esterno, mantenendosi composta, silenziosa, seminascosta dagli alberi del suo disadorno giardino.
Non sfoggia alcuna eleganza, ma nell'assolato pomeriggio d'inverno in cui l'ho ritratta, la sua facciata rivolta verso il viale splendeva di una luce tenue e calda, spennellata dal blu violaceo delle ombre degli alberi.
(matite acquarellabili e pennello ad acqua su carta Fabriano Artistico 12,5x18 cm)
Along the boulevard Filippo Strozzi, having the shape of a "U" surrounding the imposing walls of the Fortezza da Basso, with its beginning and its end at the railway subways, there is one of the testimonies left by the community of Russians, mainly formed by aristocrats, who settled in Florence in the second half of the Nineteenth Century.
It is Villa Basilewsky, born as the residence of the College Counsillor Aleksandr Bazilevskij and of his wife Ol'ga Nikolaevna. When the latter died, their son Petr Aleksandrovič donated the villa for the creation of a hospital to be dedicated to her.
Still today the villa maintains this function, and yet it manages not to reveal it outside, keeping itself tidy, silent, half-hidden by the trees of its unadorned garden.
It doesn't show any kind of elegance, but in the sunny winter afternoon when I portrayed it, its side facing the boulevard was shining with a soft, warm light, covered by the violet blue brushstokes of the shadows of the trees.
(water-soluble pencils and waterbrush on Fabriano Artistico paper 5"x7")