24 aprile 2010

La solitudine del Battistero - The solitude of the Battistero





Ogni volta che passo da piazza San Giovanni, soprattutto da quando è stata liberata dal traffico, se non sono di fretta mi soffermo ad osservare il Battistero, che non smette mai di attrarmi con la sua enigmatica geometria di marmi bianchi e verdi. Dopo aver letto le pagine di Giorgio Manganelli dedicate e questo monumento, non riesco a guardarlo senza ripensare alle sue parole, trovando sempre qualche nuova conferma della loro verità. Da una delle intuizioni di questo giornalista-scrittore è nata l'ispirazione per questo acquerello: "Tradizionalmente, il centro di Firenze viene indicato nel sistema costituito dal Battistero, Santa Maria del Fiore e il campanile di Giotto. (...) Se il centro autentico è il Battistero, come a me sembra, ne viene che esso non lega per motivi urbanistici con nessun altro elemento; il Battistero è un monumento assolutamente solitario".
Ecco, secondo me è questo che lo rende tanto affascinante: il suo essere unico, solitario, in qualche misura incompatibile con ogni altro edificio che lo circonda.

La prima immagine mostra l'acquerello finito, che ho presentato alla rassegna della Pergola Arte di Firenze "Piccolo Formato" 2010 - quinta edizione (17-24 aprile 2010), mentre la seconda mostra il disegno che sta alla base dell'acquerello, eseguito su carta colorata, che ho digitalizzato prima di procedere con la stesura del colore.

Every time I walk through Piazza San Giovanni, particularly after it has been relieved from traffic, when I'm not in a hurry I stop and look at the Battistero, which always keeps on attracting me with its enigmatic geometry of white and green marbles. Since I have read the pages by Giorgio Manganelli dedicated to this monument, I can't look at it without thinking of his words, always finding some confirmation of their truth. From one intuition by this journalist-writer, sprouted the inspiration for this watercolour:
"Traditionally, the center of Florence is indicated in the system that consists of the Battistero, Santa Maria del Fiore and Giotto's bell tower. (...) If the true center is the Battistero, as it seems to me, the consequence is that, for planning reasons, it doesn't bind with any other element; the Battistero is an absolutely lonely monument".
So, according to me, here is what makes it so fascinating: the fact that it is unique, lonely, somehow incompatible with every other building surrounding it.

The first picture shows the finished watercolour, which I have submitted to the exhibition of la Pergola Arte "Piccolo Formato" 2010 - fifth edition (april, 17-24 2010), while the second one shows the drawing under the watercolour, made on coloured paper, which I have scanned before proceeding with the application of colour.

16 aprile 2010

Un angolo di Inghilterra a Firenze - A spot of England in Florence

La Firenze ottocentesca è ricca di episodi singolari, talvolta sorprendenti, fra i quali si può includere anche la Holy Trinity Church, costruita a partire dal 1890 su iniziativa della comunità anglo-fiorentina sul luogo dove già sorgeva una chiesa anglicana.
L'incarico fu affidato a un architetto scozzese, George Frederick Bodley, esperto nella costruzione di chiese e noto esponente del gothic revival, all'epoca molto diffuso in Inghilterra. 
Da alcuni decenni la chiesa è passata alla comunità valdese, ma ha mantenuto il suo aspetto ispirato all'architettura medievale, sebbene ai miei occhi essa appartenga più a un Medioevo fiabesco di cavalieri, maghi e principesse che non a quello reale e tuttora tangibile in certe antiche costruzioni del centro della città.
Ho realizzato il disegno stando in piedi su un lato della strada che costeggia la chiesa, senza che nessuno dei rari passanti mostrasse di accorgersi della mia presenza.


The Nineteenth Century Florence is rich of odd and sometimes surprising episodes, among which we might include also the Holy Trinity Church, built from 1890 on the initiative of the Anglo-Florentine community on the place where already stood a previous Anglican church.
The charge was assigned to a Scottish architect, George Frederick Bodley, skilled in building churches and noted representative of the Gothic Revival, very popular in England in those years.
For the last few decades the church has passed to the Waldensian community, but it has maintained its look inspired by medieval architecture, altough it appears to me more close to a fairy-tale age of knights, magicians and princesses than to the real Middle Ages that are still palpable in certain ancient buildings of the city centre.
I made this drawing standing on one side of the street along the church, while none of the rare passers-by seemed to notice my presence.

03 aprile 2010

Ercole e il leone - Hercules and the lion


Adoro passeggiare per i Lungarni di Firenze, poiché sono il luogo della città in cui c'è la luce più bella.
Fra gli angoli che ho eletto come miei preferiti nel corso delle mie passeggiate, c'è piazza Ognissanti, al centro della quale è collocata quest'opera in bronzo eseguita nel 1935 dallo scultore fiorentino Romano Romanelli: "Ercole che lotta con il leone". Mi piace perché non è il monumento celebrativo di un eroe vincente, ma ritrae il momento della lotta con tutta la sua tensione, quando ancora non è certo chi fra i due contendenti avrà la meglio.


I love walking along the Lungarni of Florence, as they are the place in the city where there is the most beautiful light.
Among the corners that I have elected as my favourite ones during my walks there is Piazza Ognissanti, in which center there is this bronze work made in 1935 by the Florentine sculptor Romano Romanelli: "Hercules Struggling With The Lion". I like it because it isn't a monument celebrating a winning hero, but represents the moment of the struggle with all its tension, when it's still uncertain who of the two fighters is going to win.